Il 15 dicembre scorso è stata inaugurata presso il Sea World Culture and Arts Center di Shenzhen, alla presenza del Console Generale Valerio De Parolis, la mostra ‘Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta’.
Realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con la Fondazione MAXXI e la Fondazione Adriano Olivetti, e giunta a Shenzhen con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, la mostra ripercorra la storia di un’impresa italiana divenuta espressione del miglior Made in Italy all’insegna dell’innovazione.
Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del secondo scorso, Adriano Olivetti affiancò la modernizzazione industriale e tecnica a un’innovativa riorganizzazione del territorio e dello spazio sociale, facendo diventare la città di Ivrea e il Canavese un laboratorio in cui è stato possibile integrare cultura, ricerca tecnologica, design, architettura e sostenibilità in un modello di rapporto unico e innovativo tra impresa e società, ancora oggi considerato esemplare.
Proprio l’attualità del lascito olivettiano e la recente iscrizione di Ivrea città industriale del XX secolo e delle sue architetture più importanti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, sono le premesse della mostra “Universo Olivetti. Comunità come utopia costruita” che presenta al pubblico internazionale la piattaforma di temi che ruotano attorno all’impresa olivettiana e alla sua cultura: il progetto industriale, i codici dello stile Olivetti, i servizi culturali, il welfare, la pianificazione urbanistica e infine il progetto di Comunità.
Curata da Pippo Ciorra, Francesca Limana e Matilde Trevisani, l’esposizione è suddivisa in quattro sezioni (Fabbrica, Cultura e Immagine, Città e Politica, Società) e racconta i grandi temi e la cultura alla base dell’impresa olivettiana, attraverso oggetti e materiali d’archivio tra cui grafiche, documenti, riproduzioni e rivisitazioni fotografiche.