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RIFORMA DEL SISTEMA DI IMPOSTE SUL REDDITO INDIVIDUALE

Le nuove regole per determinare la residenza fiscale in Cina. In base alle stesse, si considerano residenti le persone domiciliate nel Paese e quelle non domiciliate che vi trascorrano piu’ di 183 giorni in un anno solare, che sono soggette alla tassazione dei loro redditi ovunque prodotti (worldwide income). Per i non residenti (persone non domiciliate in Cina che vi permangano meno di 183 giorni all’anno) si applica invece la tassazione sul reddito percepito in Cina. Il concetto di domicilio coincide con quello di abituale dimora nel Paese per ragioni di famiglia, interessi economici o indirizzo permanente registrato (huji). Rispetto alla precedente situazione, la nuova legge appare maggiormente allineata alla prassi internazionale.

La revisione degli scaglioni reddituali a cui applicare le diverse aliquote. Le modifiche piu’ rilevanti hanno riguardato le fasce inferiori, estendendo l’aliquota minima del 3% fino a 3.000 RMB mensili (dai 1.500 precedenti), quella del 10% fino a 12.000 RMB (dai 4.500 precedenti) e quella del 20% fino ai 25.000 RMB (dai 9.000 precedenti).

Le deduzioni. La nuova legge ha aumentato le deduzioni forfetarie (“quick deductions”) previste per ogni scaglione reddituale e ha armonizzato il trattamento previsto per i contribuenti residenti e non, prevedendo per entrambe le categorie una deduzione standard di 5.000 RMB al mese (le precedenti soglie erano rispettivamente di 3.500 e 4.800 RMB). Ha inoltre stabilito deduzioni addizionali per specifiche spese (educazione dei bambini, formazione continua, spese sanitarie per malattie gravi, interessi su mutui ipotecari per acquisto della casa, assistenza agli anziani e locazione di abitazioni).

La dichiarazione fiscale. Il contribuente e’ oggi tenuto ad effettuare la dichiarazione dei propri redditi quando:
– ottenga introiti in assenza di sostituto d’imposta o quando questi non operi la ritenuta;
– percepisca redditi di fonte estera, sia emigrato all’estero e abbia cancellato la registrazione del domicilio in Cina;
– da non residente, riceva redditi da salari e stipendi da due o piu’ fonti cinesi.

Le categorie reddituali. Ne vengono unificate alcune preesistenti nel vecchio sistema (salari e stipendi, remunerazioni degli autori, royalties e redditi derivanti da servizi personali) in una nuova definizione di “comprehensive income”, segnando cosi’ un importante cambiamento nelle politiche fiscali cinesi.Le nuove regole per determinare la residenza fiscale in Cina. In base alle stesse, si considerano residenti le persone domiciliate nel Paese e quelle non domiciliate che vi trascorrano più di 183 giorni in un anno solare, che sono soggette alla tassazione dei loro redditi ovunque prodotti (worldwide income). Per i non residenti (persone non domiciliate in Cina che vi permangano meno di 183 giorni all’anno) si applica invece la tassazione sul reddito percepito in Cina. Il concetto di domicilio coincide con quello di abituale dimora nel Paese per ragioni di famiglia, interessi economici o indirizzo permanente registrato (huji). Rispetto alla precedente situazione, la nuova legge appare maggiormente allineata alla prassi internazionale.

La revisione degli scaglioni reddituali a cui applicare le diverse aliquote. Le modifiche più rilevanti hanno riguardato le fasce inferiori, estendendo l’aliquota minima del 3% fino a 3.000 RMB mensili (dai 1.500 precedenti), quella del 10% fino a 12.000 RMB (dai 4.500 precedenti) e quella del 20% fino ai 25.000 RMB (dai 9.000 precedenti).

Le deduzioni. La nuova legge ha aumentato le deduzioni forfetarie (“quick deductions”) previste per ogni scaglione reddituale e ha armonizzato il trattamento previsto per i contribuenti residenti e non, prevedendo per entrambe le categorie una deduzione standard di 5.000 RMB al mese (le precedenti soglie erano rispettivamente di 3.500 e 4.800 RMB). Ha inoltre stabilito deduzioni addizionali per
specifiche spese (educazione dei bambini, formazione continua, spese sanitarie per malattie gravi, interessi su mutui ipotecari per acquisto della casa, assistenza agli anziani e locazione di abitazioni).

La dichiarazione fiscale. Il contribuente è oggi tenuto ad effettuare la dichiarazione dei propri redditi quando:

– ottenga introiti in assenza di sostituto d’imposta o quando questi non operi la ritenuta;
– percepisca redditi di fonte estera, sia emigrato all’estero e abbia cancellato la registrazione del domicilio in Cina;
– da non residente, riceva redditi da salari e stipendi da due o più fonti cinesi.

Le categorie reddituali. Ne vengono unificatealcune preesistenti nel vecchio sistema (salari e stipendi, remunerazioni degli autori, royalties e redditi derivanti da servizi personali) in una nuova definizione di “comprehensive income”, segnando cosi’ un importante cambiamento nelle politiche fiscali cinesi.