Lo scorso venerdì, 29 novembre, ricorreva il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, uno dei più grandi ed amati compositori di tutti i tempi, le cui opere continuano ad essere le più eseguite al mondo.
Giacomo Puccini nasce a Lucca nel 1858 da una famiglia con una lunga ed influente storia legata alla musica toscana. Nel 1880 frequenta il ‘Conservatorio di Musica in Milano’, l’odierno Conservatorio Giuseppe Verdi, dove intraprende il suo percorso artistico ed entra in contatto con numerosi esponenti del movimento letterario della Scapigliatura, tra cui Ferdinando Fontana con cui condividerà la sua opera di debutto ‘Le Villi’, rappresentata per la prima volta nel 1884 al Teatro dal Verme di Milano.
Negli anni successivi, il Maestro consolida la sua carriera come compositore grazie al successo della rappresentazione di ‘Manon Lescaut’ e de ‘La Bohème’ al Teatro Regio di Torino, rispettivamente nel 1893 e nel 1896, e della ‘Tosca’ al Teatro Costanzi di Roma nel 1900.
Nel 1904, a discapito di un iniziale insuccesso, l’opera ‘Madama Butterfly’ trionferà al Teatro Grande di Brescia e contribuirà alla crescita della fama internazionale del Maestro con la prima rappresentazione negli Stati Uniti del 1907.
Solo in seguito ad un periodo di crisi artistica, nel 1917 il compositore raggiungerà la sua maturità artistica con la commedia lirica ‘La Rondine’ e, l’anno seguente, con il ‘Trittico’.
La scomparsa, il 29 novembre del 1924, impedirà al Maestro di completare il suo ultimo capolavoro ‘Turandot’. L’opera, tormentata e monumentale, verrà messa in scena per la prima volta il 25 aprile 1926 al Teatro alla Scala di Milano.
Dalla ‘Bohème’ alla ‘Turandot’, le opere di Giacomo Puccini restano ancor’oggi simboli immortali della lirica italiana.
📷Photo credits: Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane (comitatopuccini.it); Festival Puccini (puccinifestival.it)